Ieri abbiamo discusso, ed il Presidente ha chiesto la votazione del consiglio di istituto, per la settimana corta alle medie.
Innanzi tutto voglio dire che sono state fatte delle premesse dicendo che non si è potuto fare un referendum consultivo perchè non c'è stato il tempo di organizzarlo da parte della scuola, e di questo ha chiesto scusa il Preside direttamente a tutti noi, a causa di un lutto che ha subito la scuola, un docente che è scomparso prematuramente che ha comportato un po di confusione e panico nell'organizzazione della segreteria e dei docenti.
Il Presidente De Felice ha voluto insistere sulla votazione in quanto, anche se per lui era una cosa difficile da scegliere, dovevamo comunque farlo in vista della scadenza delle nuove iscrizioni per l'anno prossimo per la scuola media. Quindi ha voluto votare ora piuttosto che rimandare la votazione all'anno prossimo, visto anche l'adozione della settimana corta in tutte le scuole medie del circondario.
Il Preside Trani, di fronte ad alcune perplessità espresse da alcune docenti ha tenuto a sottolineare e prendendo un impegno formale davanti al consiglio, che quest'anno possiamo considerarlo come una prova generale e ha detto alle insegnanti che qualora riscontrassero delle anomalie nel corso dell'anno (tipo maggiori assenze o giustificazioni, o anomalie varie), lo dovranno evidenziare e portare all'attenzione del consiglio, in ogni momento. Nel senso che il Preside non ha escluso la possibilità, se si riscontrassero delle disfunzioni, di poter tornare ad adottare la settimana lunga.
Il prossimo anno possiamo sempre votare per tornare indietro..
Inoltre, la decisione è stata anche accellerata perchè, come già ti accennavo al telefono, il corpo docenti aveva già deliberato per la settimana corta, a quanto pare a larga maggioranza.
Nella discussione sono intervenuti un po' tutti si a favore che contro, e si sono evidenziati due aspetti a parer mio molto importanti:
- la settimana corta è diventata sicuramente un'esigenza organizzativa e logistica di non poca importanza in quanto sia il corpo docente che il personale ata con questa soluzione opererà su cinque giorni a settimana e non su sei con un notevole risparmio di ore; senza contare l'insistenza, a livello comunale, che è stata fatta per ridurre i costi strutturali che comporta l'apertura di sabato della scuola(luce, riscaldamenti, pullmini, ecc..); tutte le scuole si sono adeguate o si stanno adeguando alla settimana corta (Fondi, Borgo Hermada, Sabaudia, San Felice, Montessori);
- per quanto riguarda l'insegnamento, a parere di alcuni docenti, non è emerso a favore della settimana corta un miglioramento della didattica, rispetto alla settimana lunga. Ma si è detto comunque che i ragazzi avrebbero più tempo per il recupero (venerdì pomeriggio, sabato e domenica), e le sei ore quotidiane sarebbero ripartite grazie ad un maggiore equilibrio didattico, reso più equo grazie alla disponibilità dei docenti su cinque giorni, anzichè su sei.
La stessa cosa per il personale Ata, che turnando su cinque giorni, avremmo la possibilità di una maggiore disponibilità.
Da ultimo, ma questo non è stato ancora deciso, ed è solo facoltà dei docenti farlo, è stata paventata la possibilità di fare cinque giorni entrando alle 8,10 ed uscendo alle 14,00, con un anticipo di dieci minuti per motivi di viabilità del pullmino scolastico, per le classi potenziate l'uscita due volte a settimana sarebbe alle 16,30, riducendo la mensa di mezz'ora, ed anticipando anche qui dieci minuti per motivi di viabilità.
Si è parlato anche della possibilità, per l'anno prossimo, di togliere il tempo potenziato, ma queste saranno decisioni da prendere al limite per il prossimo anno.
Spero di essere stata esaustiva, a presto.
Alessia